top of page

E' Tempo di fare una pausa?


ree

Basta avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura.” Warren Buffett

Da inizio dell’anno i titoli tecnologici sono (di nuovo) i vincitori indiscussi, distaccandosi di molto dal resto dei settori: l’indice Nasadq 100 è attorno a +25% l’S&P500 è praticamente flat, mentre il Dow Jones è sotto del 6%. Allo stesso modo, l’indice MSCI World Information Technology è a +20% in USD, mentre il più generico MSCI World è leggermente negativo. Secondo l’ultimo «Global Fund Manager Survey» della banca americana BOFAML, il 74% degli intervistati afferma che i titoli tecnologici americani «lunghi» sono al momento quelli più scambiati, raggiungendo il livello più alto mai registrato. Se si corregge l'indice in base al valore di chiusura dell'indice Nasdaq 100, l'indicatore è leggermente inferiore al massimo del 2000. Stiamo quindi, di nuovo, entrando in una fase di «esuberanza irrazionale» come a fine anni novanta? Non proprio. A quei tempi i titoli tecnologici erano start-up con molti debiti e promesse, ma senza vendite o profitti.

Diamo un’occhiata ai numeri. Dal 2011 gli EPS (utili per azione) del MSCI World Information Technology sono raddoppiati (+97%), mentre gli EPS del più ampio MSCI World sono in territorio leggermente negativo. Se escludessimo il settore tecnologico, la contrazione degli EPS per il MSCI World sarebbe stata molto più vistosa.

Quindi, la maggior parte della sovraperformane dei titoli tecnologici degli anni passati è stata assolutamente razionale. Ci si può aspettare che gli investimenti sulle tecnologie esistenti e su quelle del futuro continuino a sostenere una crescita solida degli utili negli anni a venire. Nel breve termine però, ci sono alcuni elementi che suggeriscono che i titoli tecnologici e growth potrebbero essere vulnerabili ad un consolidamento.

Il primo elemento da considerare è che la domanda di servizi online (teleconferenze, intrattenimento e shopping online) è esplosa durate il lockdown. Gli investitori sembrano avere proiettato questa domanda crescente per le industrie tech/growth all’infinito. I business tradizionali hanno invece sofferto durante il lockdown e hanno abbandonato o rivisto fortemente le aspettative di utili per il 2020. Al momento le aspettative per le compagnie tech/growth sono così alte che potrebbe risultare difficile battere il consenso. Al contrario per i business tradizionali le aspettative sono molto basse che persino il risultato più modesto potrebbe superare le stime degli analisti. Poiché il posizionamento degli investitori è così estremo, un'inversione di fortuna potrebbe comportare bruschi aggiustamenti.

Il secondo elemento da considerare è che le valutazioni dei titoli tech/growth stanno raggiungendo livelli che sono difficili da giustificare su base assoluta. Poiché le società tech/growth tendono a concentrarsi sulla crescita delle vendite più che sulla crescita dell'EPS, il rapporto price-to-sales è una misura molto più appropriata per valutare tali titoli. Un altro elemento che potrebbe sostenere una pausa temporanea dei titoli tecnologici è che la maggior parte di essi sono prediletti dagli investitori retail. Tuttavia, poiché l'indennità di disoccupazione temporanea rafforzata (pagamento di ulteriori 600$ a settimana in aggiunta alle indennità di disoccupazione tradizionali) scadrà questa settimana, potrebbe essere un punto di svolta per gli investitoti retail per diminuire drasticamente i loro investimenti dei mercati azionari. Infine, c’è un elemento puramente tecnico che potrebbe portare a un temporaneo ritracciamento della crescita dei titoli. Con le recenti sovraperformance, il rapporto tra il Nasdaq 100 e l’S&P500 e il Dow Jones Industrial si sta avvicinando a livelli simili a quelli raggiunti durante il picco delle bolla tecnologica a inizio 2000.

Alla luce di queste considerazioni, la reporting season alle porte sarà molto importante per il settore tecnologico. Solo risultati forti saranno in grado di sostenere gli attuali livelli assoluti e relativi. Se non dovesse succedere, è probabile una correzione nel breve o medio termine. Questo non comporta un cambio di prospettiva nel lungo termine sul settore tecnologico, che ci si aspetta continui a crescere ancora più velocemente rispetto ai settori tradizionali/ciclici. Se si dovesse però presentare, una correzione nelle società tecnologiche/growth dovrebbe essere considerata come un'opportunità di acquisto a lungo termine. Chiudo con qualche considerazione sull’accordo trovato tra i paesi europei sul Recovery Fund, arrivato a sorpresa addirittura prima dell’inizio di agosto (diversi analisti stimavano un deal dopo l’estate). I numeri: confermata la cifra totale di 750 mld € del pacchetto totale e, di questo, circa 200 mld € per l’Italia (80 mld € di sussidi e 125 mld € di prestiti), molto più di quanto stimato nelle settimane precedenti. Naturalmente gli stati membri dovranno accettare forme più “intrusive” nella gestione delle risorse a cui avranno accesso, che saranno erogate solamente a fronte di programmi specifici soggetti all’approvazione del Consiglio Europeo a maggioranza qualificata, ossia con voto favorevole del 55% dei Paesi Ue rappresentanti il 65% della popolazione. Questo accordo rappresenta, dopo tanti anni, un segnale di una vera e solida Europa e un potenziale «game changer» per i mercati finanziari europei. Per quanto riguarda la situazione italiana, il Governo sta valutando l’eventuale utilizzo del MES - Meccanismo Europeo di Stabilità - in aggiunta al Recovery Fund, ma se ne parlerà ormai in autunno. I primi rimborsi di questi sussidi/finanziamenti comunitari avverranno a partire dal 2027; c’è dunque tempo per mettere a punto ottimi programmi e indirizzare al meglio l’utilizzo di queste risorse.

 
 
 

Commenti


Le informazioni riportate sono curate e raccolte direttamente da Zeno Zeni. Non costituiscono né una richiesta, né un'offerta o raccomandazione all'acquisto / alla vendita di strumenti finanziari, all'esecuzione di determinate transazioni o alla conclusione di un'altra operazione di investimento. Queste informazioni hanno carattere unicamente illustrativo.

bottom of page