Nuovo Piano Marshall ??
- Zeno Zeni
- 26 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Ricapitolando:
10 Marzo - La Commissione Europea istituisce un fondo da 25 mld per il supporto immediato al sistema sanitario e alle PMI.
9 Aprile - L'Eurogruppo approva un pacchetto che contiene:
Linea di credito precauzionale erogate dal MES (Pandemic Crisis Support - PCS), basata sullo schema delle Enhanced Conditions Credit Lines (ECCL). La PCS prevede assistenza allo stato richiedente per un anno (rinnovabile due volte per 6 mesi) fino al 2% del PIL di ogni paese membro (~ €240 miliardi se tutti gli stati membri dell’Eurozona ne fanno richiesta), disponibili entro due settimane, per finanziare i costi sanitari legati alla pandemia. Per l’Italia il prestito varrebbe €36 miliardi;
Sostegno per consentire alla BEI di garantire ~ €200 miliardi di prestiti. La quota destinata all’Italia sarebbe di circa €31 miliardi;
Stanziamento di €100 miliardi a favore del regime di riassicurazione contro la disoccupazione (SURE) della Commissione, che finanzia i piani nazionali di sostegno alla disoccupazione e alla riduzione delle ore lavorative. L’Italia potrebbe ricevere 20 miliardi da questo strumento. I primi tre pilastri (BEI, MES, Sure) della rete di protezione mobilitano complessivamente risorse per 540 miliardi (87 per l’Italia) e dovrebbero essere operativi a partire dal 1 giugno 2020.
23 Aprile - Il Consiglio Europeo del 23 aprile approva il Recovery Fund. Facendo leva sul Bilancio Europeo, il Fondo per la Ricostruzione potrebbe arrivare ad erogare risorse per €2.000 miliardi, anche se le tempistiche necessarie alla sua implementazione potrebbero far slittare l’inizio delle operazioni anche nel 2021.
18 Maggio - dopo consultazione Merkel e Macron, viene resa nota la proposta franco-tedesca per misure fino a €500 mld a sostegno di regioni e settori economicamente più colpiti dalla Pandemia. I fondi verrebbero raccolti sul mercato tramite emissione di obbligazioni con garanzia EU, e gestiti dalla Commissione quindi con condizionalità e monitoraggio normali per le decisioni di spesa(gli aiuti verrebbero rimborsati dagli stati membri e non dai destinatari stessi). Il rimborso delle emissioni (a 7 anni rollabili?) sarebbe a valere su risorse del Bilancio comunitario e forse ‘risorse proprie’ quali una Carbon Tax etc (Rating AAA?). Infine la BCE potrebbe certamente acquistare suddetti titoli sia via PSPP che PEPP. Ora si attende per il 27 maggio la proposta della Commissione, e per il 18 giugno l’approvazione al summit EU. Saranno necessari l’approvazione unanime dei Paesi EU, del Consiglio e dei Parlamenti nazionali.
E’ del tutto evidente che il tempo del Rigore dei bilanci e degli “Frugal Four” in questo momento, sia stato accantonato.
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