Le peculiarità di una recessione strana?
- Zeno Zeni
- 9 lug 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Il tipo di recessione indotta dal Covid-19 è molto inusuale, non solo per il modo in cui è cominciata (un caso molto raro di shock della domanda di offerta), ma anche per gli interventi dei legislatori.
In una normale recessione, i consumi iniziano a ridursi per una ragione qualsiasi e di conseguenza le imprese adattano progressivamente al ribasso la produzione e l’occupazione fino a raggiungere un nuovo equilibrio tra domanda e offerta. In uno shock della domanda di offerta, spesa e produzione calano improvvisamente di pari passo. Dopo lo shock iniziale, l’economia si deve adattare al nuovo livello inferiore di attività, riducendo ulteriormente il PIL.
Va ricordato che il PIL può essere calcolato sia come la somma delle spese, che come la somma delle entrate, che come la somma del valore aggiunto.
Nel primo caso PIL= C + G + I + NX, dove C sono i consumi privati, G i consumi pubblici, I gli investimenti (inclusi gli inventari) e NX le esportazioni nette.
Nel secondo caso, PIL= π + W + rK, dove π sono i profitti aziendali, W i salari e rK i ritorni sul capitale. Nell’ultimo caso , PIL= (il valore finale di tutti i beni e servizi) - (i costi intermedi). In uno shock della domanda di offerta come quello indotto dal Covid-19, il PIL è allo stesso tempo impattato negativamente da: domanda più bassa (C, nel primo caso in quanto le persone sono a casa e non consumano), offerta più bassa («valore finale di tutti i beni e servizi» nel terzo caso in quanto la produzione era interrotta) e guadagni più bassi (π e W nel secondo caso).
Al contrario di una normale recessione dove la contrazione del PIL è un processo ordinato e in qualche modo lineare/prevedibile, in uno shock della domanda di offerta il PIL ha un primo calo dovuto alla causa imprevedibile dello shock e un secondo dopo che lo shock della domanda di offerta si attenua. L’economia ha bisogno di adattarsi uniformemente al ribasso a causa delle perdite di guadagno di coloro che hanno perso il lavoro e dei bassi livelli di profitto dovuti al fallimento di alcune società. In un secondo momento la perdita di guadagno si ripercuote sull’economia, riducendo così la domanda complessiva e creando ulteriormente un circolo vizioso.
In uno shock della domanda di offerta, dopo l’impatto iniziale è molto difficile prevedere la magnitudine del «secondo giro di effetti», per esempio quanto severo e persistente sarà la perdita di ricchezza e il conseguente calo nei consumi. Il rischio è di sovrastimare la velocità e l’ampiezza del recupero e sottostimare il secondo giro di effetti. La storia mostra che le previsioni dei governi e delle organizzazioni internazionali non sono sempre state accurate quando si tratta di prevedere in particolare le recessioni.
Per complicare ulteriormente le cose la quantità impressionante di stimoli monetari e fiscali ha alterato il normale corso degli avvenimenti. Focalizzandosi solo sugli stimoli fiscali e il loro impatto sul PIL, i pacchetti di supporto hanno impattato positivamente il fattore «G» nel calcolo del PIL che comprende le spese (ovvero aumento della spesa in deficit), il fattore «W» nel calcolo che comprende i guadagni (sussidio di disoccupazione) e il valore aggiunto in quanto i governi si sono assunti le spese di alcune imprese (soprattutto, ma non solo, quelli relativi al personale) o hanno fornite alcune sovvenzioni.
Nell’ambito del Cares Act (Coronavirus Aid, Relief and Economic Security), il pacchetto di stimoli da 2.000mld di dollari americani approvati dal governo degli Stati Uniti alla fine di marzo, sono due i piani che stanno provocando questo comportamento anomalo di cui sopra: il Pandemic Additional Compensation (PAC) e il Paycheck Protection Program (PPP).
Il primo prevede il pagamento di 600$ a settimana (circa 2.500$ al mese) per chiunque sia iscritto all’assistenza pubblica per la disoccupazione (dovrebbe scadere il 25 luglio pv). Questo pagamento straordinario è indipendente dallo stipendio percepito dal lavoratore ed è corrisposto in aggiunta all'indennità di disoccupazione standard. Va ricordato che in America il salario minimo è di 7,50$ all’ora, che corrisponde a meno di 1.500$ al mese. Questo significa che molte persone che sono state messe in aspettativa a causa della pandemia hanno ricevuto un reddito maggiore (anche il doppio considerando i benefit standard d eccezionali) per stare a casa a far nulla invece che andare al lavoro. Di conseguenza, la situazione di molti cittadini appartenenti alle fasce di reddito più basse è migliorata dopo la pandemia. Considerando che la propensione al consumo delle famiglie a basso reddito è più alta, ci si può aspettare che temporaneamente il consumo potrebbe aumentare a seguito del picco del tasso di disoccupazione. La vera domanda è come reagiranno (adattando le loro spese) una volta che le misure di stimolo finiranno.
Il Paycheck Protection Program (PPP) è un programma che fornisce prestiti a piccole e medie imprese.Questi prestiti possono essere usati per gli stipendi, l’affitto o gli interessi del mutuo. I prestiti saranno sanati e non dovranno essere restituiti se tutti i dipendenti sono stati tenuti sul libro paga per almeno otto settimane. Dopo le otto settimane non c’è più l’obbligo di tenere i dipendenti. Il programma è terminato alla fine di giugno.
I dati sui salari non agricoli sono pubblicati nella prima settimana di ogni mese, ma si riferiscono alla situazione di primi dieci giorni del mese precedente. Questo significa che la prima pubblicazione che terrà conto del numero di persone licenziate secondo le regole spiegate del PPP si avrà ad inizio settembre.Quindi, anche se i dati sui salari non agricoli pubblicati settimana scorsa hanno visto battere le aspettative di nuovo consecutivamente (4,8mld vs 3,2mln), non bisognerebbe emozionarsi troppo.Per concludere: si è dell’idea che nei prossimi due o tre mesi i guadagni personali potrebbero essere soggetti ad un doppio colpo di scena riguardante i due programmi federali (PAC e PPP), con conseguente riduzione di consumi, PIL e profitti. I dati buoni degli ultimi mesi potrebbero essere stati il canto delle sirene che forse era meglio non ascoltare, in quanto il risveglio potrebbe essere brusco.
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