Riunione FED = Non Event
- Zeno Zeni
- 17 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Quando rispettare la parola data non basta più.
Nel comunicato di ieri sera la FED ha mantenuto la parola data. Ha definito maggiormente il proprio impegno a rimanere accomodante fino a che l’inflazione non raggiungerà il livello del 2% (inteso come livello medio di medio periodo) ed il mercato del lavoro non sia tornato alla piena occupazione.
La strada verso questi obiettivi sara’ lunga ed in salita, ma soprattutto piena di incognite. “there is no Cook book” avrebbe affermato Jerome Powell riferendosi a quale sia la “ricetta magica” di politica monetaria da adottare per far ritornare al più presto l’economia USA a risplendere come prima.
Per questo motivo, la maggior parte dei membri del FOMC si sono trovati d’accordo nel mantenere i livelli dei tassi prossimi allo zero fino al 2023. Questo evidenziano i c.d. Dot Plot.
Questo messaggio avrebbe dovuto suonare come un messaggio rassicurante per i mercati. In realtà non è stato così. Ciò che non è piaciuto agli operatori è quanto poi Powell ha aggiunto in sede di conferenza stampa. Egli si è mostrato dubbioso sulla capacità dell’economia USA di mantenere gli attuali tassi di recupero. Ci sono ancora problemi strutturali del mercato del lavoro che rendono molto difficoltoso per molti lavoratori ricollocarsi velocemente e questo peserà senza dubbio sulla velocità con cui la disoccupazione ritornerà ai livelli pre-covid con relativo impatto sui consumi e sulla domanda aggregata.
In estrema sintesi, la riunione della FED di ieri è stato un non event. Ha aggiunto nulla a quanto giàsi attendessero gli operatori.
Questo ha spinto coloro che speravano in un “aiutino” in più a chiudere le posizioni. La chiusura delle posizioni da parte di alcuni ha creato un effetto valanga legato alle posizioni in opzioni da parte di traders e retail investors. Tra i titoli più colpiti i titoli con il maggiore livello di open interest sulle opzioni che potremmo sintetizzare con i titoli dell’acronimo FAANG ma sappiamo che la lista è più lunga.
Per la seduta di oggi e di domani i mercati azionari saranno in balia degli aggiustamenti dei sottostanti legati alle posizioni di delta e gamma delle opzioni in scadenza domani.
Ci attendiamo un aumento importante della volatilità intraday che potrebbe portare gli indici Europei a variazioni superiori al 2% cosi come gli indici USA, Nasdaq in primis.
Caratteristica della seduta di oggi sarà probabilmente il verificarsi di violenti sell off seguiti da violenti rimbalzi e cosi via fino alla seduta di domani.
Il mercato di oggi è un mercato per i day trader, ma quelli con le spalle larghe e molta disciplina. Sarà un mercato difficile da gestire, come sarà difficile gestire le posizioni.
Sul mercato USA staranno tutti a guardare la tenuta della media a 50 gg del NDX100. Il future tratta già sotto tale livello. Sarà importante vedere se tale rottura farà capitolare i retail investors con un effetto valanga che potrebbe portare il future al livello di 10500 in poche sedute.
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